Mandala
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Mandala
Il sostantivo maschile e neutro sanscrito maṇḍala (devanāgarī: मण्डल; adattato come mandala) è un termine polisemico che in particolar modo intende indicare un oggetto, anche sacro, di "forma rotonda", o un "disco", in questo caso specialmente se riferito al Sole o alla Luna. Nella formula "Vāstu-Puruṣa-Maṇḍala" esso va a significare lo stesso sacrificio del Puruṣa, l'uomo primordiale da cui ha origine lo stesso Universo
« In mandala si è andata così a fissare la configurazione di uno spazio orientato attorno a un centro sacrificale: da qui hanno tratto origine i significati, che a partire da quello di "cerchio" hanno costellato la lunghissima storia di mandala, declinando in molti modi le nozioni basilari di "totalità" e di "drammi dell'universo" depositate nello schema ierofanico di un quadrato suddiviso in altri quadrati dal numero variabile disposti attorno a un quadrato centrale, o di un cerchio iscritto in un quadrato, che rispettivamente costituiscono la pianta di numerosi templi indiani e degli stūpa, monumenti reliquari del buddhismo »
Nei più tardi testi tantrici il termine maṇḍala (dal VI secolo) inizia a indicare uno spazio sacro spesso di forma circolare, ma anche triangolare o quadrangolare, in cui le divinità sono invitate a entrare per mezzo di precisi mantra.
Il termine maṇḍala si riscontra infine in varie culture religiose del subcontinente indiano, in particolar modo in quella buddhista, anche a indicare dei diagrammi geometrici elaborati con diversi materiali e utilizzati per scopi rituali o meditativi
Va precisato che maṇḍala, anche in questa ultima accezione, non è mai un mero disegno per quanto rappresentativo o simbolico, ma è quel luogo creato dal meditante dove egli contempla le divinità che vi hanno posto sede dopo la sua invocazione.